mercoledì 18 maggio 2016

"Il contrario dell'amore" alla Biblioteca Delussu lunedì 23 maggio!

Eva vive in una grande città, ha una figlia che si chiama Nina, un lavoro da parrucchiera e poche idee su come sarà il suo futuro di ragazza madre abbandonata dal suo uomo non appena venuto a conoscenza della sua gravidanza.
 Strani gli uomini, bravi a mostrarsi forti ma in realtà estremamente fragili, incapaci di accettare le scelte delle donne, come quella di tenere un figlio o di respingere uno spasimante che, magari, si ostina a cercarle e a perseguitarle.
 Sembra che Eva debba pagare per queste due scelte, da un lato perché l’esistenza di Nina è qualcosa che deve nascondere per sperare che un uomo possa avvicinarla e desiderare di avere una relazione con lei; dall’altro perché c’è davvero qualcuno che la tormenta, che vuole riconquistarla dopo una storia di pochi mesi terminata per la di lui troppa gelosia, qualcuno di cui Eva non ci dice il nome ma ci permette di leggere i suoi messaggi deliranti, le folli lettere e le email ai confini dell’umana accettazione. Da una parte l’amore, dall’altra il contrario dell’amore: da una parte la libertà, dall’altra la costrizione e l’incubo.
 Il romanzo Il contrario dell’amore si regge su un fragile equilibrio, tra i due estremi che tirano Eva per le maniche, impedendole di scrivere il suo destino, portandola a perdere il controllo sulla sua vita, alla disperazione, all’infelicità. La donna troppo tardi si accorge che le “attenzioni” del suo persecutore possono trasformarsi in violenza verso di lei e chi la circonda. Lo stalker – perché di stalking si parla – pedina Eva quando si reca al lavoro, quando accompagna Nina a scuola, quando va a fare la spesa o al cinema e quando si incontra con Sergio, il giovane argentino di cui lei si innamora e a cui vorrebbe legarsi per costruire una nuova famiglia. Proprio la comparsa di Sergio spinge l’uomo alle intimidazioni e alle minacce e innesca una spirale di terrore da cui Eva rischia di non risollevarsi più.
 Sabrina Rondinelli, brava scrittrice torinese con alle spalle due romanzi per ragazzi e numerose storie destinate al pubblico più giovane, ci regala un’opera coinvolgente e convincente nella sua impietosa attualità, dimostrando di saper parlare con maestria tanto delle donne e della loro inesauribile forza quanto degli uomini e della loro contorta natura di cavalieri e orchi.
 Mi sento di consigliare Il contrario dell’amore a un pubblico vasto di lettori, perché di stalking occorre parlare per imparare a riconoscerlo e a denunciarlo.

“L’amore finisce dove comincia la paura. Non è amore disperato, è violenza. E se non la riconosci, non puoi salvarti”. Ce lo insegnano Sabrina… e Eva.


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