sabato 28 maggio 2016

Ben arrivato, Mr. Eddings!

Tra i nuovi arrivi in Delussu, da oggi abbiamo i tre libri della saga degli Eleni di David Eddings. 
 Tra i massimi e i più apprezzati esponenti del fantasy statunitense e mondiale, Eddings divenne famoso con la pentalogia dei Belgariad e quella dei Mallorean, un ciclo di romanzi che vede come protagonista il giovane Garion, destinato a diventare re e campione del bene, nonché mitico mago guerriero.
 Ciò che contraddistingue i romanzi dello scrittore di Spokane, venuto a mancare nel 2009, non è quindi tanto nella tematica di fondo, ma nella struttura di un mondo descritto nei minimi particolari, in cui il lettore potrà immergersi in intrighi di corte, cospirazioni globali e grandiosi duelli, senza tralasciare aspetti spesso ignorati nel fantasy tradizionale, come la vita di corte, l'economia, il corporativismo e il codice cavalleresco.
 Nato nello Stato di Washington nel 1931, David Eddings trascorre la sua infanzia nella zona del Puget Sound una vasta e complessa insenatura sulle cui coste si trova anche la città di Seattle A scuola, dimostra un precoce talento per la letteratura e la drammaturgia, tanto da vincere un concorso nazionale di oratoria, e con la propensione ad impersonare i principali ruoli maschili delle opere teatrali scritte da lui.
Ottiene una laurea di primo livello in Letteratura al Reed College di Portland, nel 1954, ed il Master of Arts  a Washington nel 1961. Tra il 1954 e il 1956 serve nell'Esercito statunitense.
La sua prima opera di narrativa pubblicata sarà High Hunt (1973), la storia di quattro cacciatori di cervi, che differisce nei temi e nello stile dalle opere che lo renderanno un autore famoso, e che finisce per essere uno specchio della realtà contemporanea agli anni settanta. Convintosi della possibilità di diventare uno scrittore, torna a Spokane, riprendendo per mantenersi il lavoro all'interno di una drogheria. Al tempo stesso, lavora a molti altri progetti narrativi, simili al primo, che rimarranno inediti.
La scoperta della fantasy avviene per caso. Una mattina, prima di recarsi al lavoro, scarabocchia una mappa che in seguito diventerà la base per il mondo di Aloria. Tempo dopo, vede nella vetrina di una libreria "Il Signore degli Anelli" e, incredulo, scopre che esso si trova alla sua settantottesima edizione. Intuisce che in quel filone ha delle possibilità, ritrova la vecchia mappa e comincia a lavorare sulla progettazione della storia che diventerà la "Saga dei Belgariad", la sua opera più famosa.

Benvenuto, quindi, Mr. Eddings!



mercoledì 18 maggio 2016

"Il contrario dell'amore" alla Biblioteca Delussu lunedì 23 maggio!

Eva vive in una grande città, ha una figlia che si chiama Nina, un lavoro da parrucchiera e poche idee su come sarà il suo futuro di ragazza madre abbandonata dal suo uomo non appena venuto a conoscenza della sua gravidanza.
 Strani gli uomini, bravi a mostrarsi forti ma in realtà estremamente fragili, incapaci di accettare le scelte delle donne, come quella di tenere un figlio o di respingere uno spasimante che, magari, si ostina a cercarle e a perseguitarle.
 Sembra che Eva debba pagare per queste due scelte, da un lato perché l’esistenza di Nina è qualcosa che deve nascondere per sperare che un uomo possa avvicinarla e desiderare di avere una relazione con lei; dall’altro perché c’è davvero qualcuno che la tormenta, che vuole riconquistarla dopo una storia di pochi mesi terminata per la di lui troppa gelosia, qualcuno di cui Eva non ci dice il nome ma ci permette di leggere i suoi messaggi deliranti, le folli lettere e le email ai confini dell’umana accettazione. Da una parte l’amore, dall’altra il contrario dell’amore: da una parte la libertà, dall’altra la costrizione e l’incubo.
 Il romanzo Il contrario dell’amore si regge su un fragile equilibrio, tra i due estremi che tirano Eva per le maniche, impedendole di scrivere il suo destino, portandola a perdere il controllo sulla sua vita, alla disperazione, all’infelicità. La donna troppo tardi si accorge che le “attenzioni” del suo persecutore possono trasformarsi in violenza verso di lei e chi la circonda. Lo stalker – perché di stalking si parla – pedina Eva quando si reca al lavoro, quando accompagna Nina a scuola, quando va a fare la spesa o al cinema e quando si incontra con Sergio, il giovane argentino di cui lei si innamora e a cui vorrebbe legarsi per costruire una nuova famiglia. Proprio la comparsa di Sergio spinge l’uomo alle intimidazioni e alle minacce e innesca una spirale di terrore da cui Eva rischia di non risollevarsi più.
 Sabrina Rondinelli, brava scrittrice torinese con alle spalle due romanzi per ragazzi e numerose storie destinate al pubblico più giovane, ci regala un’opera coinvolgente e convincente nella sua impietosa attualità, dimostrando di saper parlare con maestria tanto delle donne e della loro inesauribile forza quanto degli uomini e della loro contorta natura di cavalieri e orchi.
 Mi sento di consigliare Il contrario dell’amore a un pubblico vasto di lettori, perché di stalking occorre parlare per imparare a riconoscerlo e a denunciarlo.

“L’amore finisce dove comincia la paura. Non è amore disperato, è violenza. E se non la riconosci, non puoi salvarti”. Ce lo insegnano Sabrina… e Eva.