giovedì 17 dicembre 2015

Il libro della settimana - "Tsugumi" di Banana Yoshimoto

Uno dei giudizi che viene espresso su Banana Yoshimoto è che letto un suo romanzo li si è letti tutti. Personalmente, da appassionato lettore dei suoi romanzi, non mi sento di condividere questo parere, non prima di aver letto una decina delle sue opere. Ma se dovessi individuare un testo che più di tutti riassume la poetica dell'autrice giapponese (al secolo Mahoko), sicuramente sceglierei Tsugumi, il romanzo da molti considerato il suo migliore. La storia in sé non è molto complessa, ruota attorno all'ultima estate di Maria nel suo paese natale, una cittadina dove trascorreva sempre le vacanze con gli amici e con le cugine Yoko e - appunto - Tsugumi. L'albergo gestito dagli zii, infatti, sta per chiudere e dall'anno successivo verrà sostituito da una nuova costruzione. L'estate di Maria è, quindi, una specie di passaggio dall'adolescenza all'età adulta, con la perdita del senso dell'incanto e del sogno. La vicenda, però, ruota all'esosa Tsugumi, da molti considerata cattiva e impossibile, ma non da Maria, che sembra conoscere un modo per comunicare con lei e fare emergere la sua umanità. Tsugumi, inoltre, è cagionevole di salute e questo non l'aiuta a relazionarsi in modo congeniale con il mondo e chi vi abita.
 Il racconto di quest'estate è magico, a tratti onirico, e lascia al termine un velo di nostalgia e di senso di perdita, come tutte le stagioni perfette della vita, che non ritornano più.
Banana Yoshimoto - Tsugumi - Feltrinelli, 1994 - 159 pagine


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