Valerio
Sagredo arriva a Venezia convocato dal sedicente Marcandrea Canal, uomo in
vista noto per la sua vita mondana e i molteplici affari. Il mecenate vive in
un ricco palazzo lambito dalle acque della laguna che sembrano minacciarlo come
un faro della Normandia le mareggiate dell’oceano. Ma non solo, l’edificio si
contraddistingue per il numero incredibile di stanze, in cui sembrano celarsi
presenze invisibili agli occhi, mentre il passaggio da un piano all’altro cela
inspiegabili cambiamenti di paesaggio.
Dal suo arrivo a Venezia la vita di Valerio si
arricchisce di mistero tanto da renderlo protagonista di eventi inspiegabili
per una mentalità pratica come la sua. La stessa comparsa di Serena, giovane
disegnatrice che si dimostra interessata a lui e che immancabilmente finirà per
attrarlo a sé, appare “studiata”, come se forze oscure cospirassero a favore di
quell’incontro.
E poi c’è un quadro conservato a San Rocco, un
trittico realizzato da un pittore anonimo dal inquietante titolo: Le tre morti di Aloysius Sagredi.
Cosa lega Valerio al protagonista dell’opera
il cui cognome è così simile al suo?
Questo romanzo attraversa tutti i generi del
fantastico, abbracciando il mistery e il fantasy , il surreale e l’horror, a
metà strada tra Lovecraft e Topor.
Pubblicato una prima volta nel 1986,
aggiudicandosi il Premio Nazionale Tolkien, è stato recentemente ristampato con
il titolo Le tre morti di Aloysius
Sagredi.
Renato Pestriniero - Il nido al di là dell'ombra - 132 pagine - Anno: 1986
Collocazione: NAR.PEST
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