Il Rosso e il Biondo. Uno
spavaldo e l’altro silenzioso, ma forse dopo una analisi più attenta è il
secondo, quello che sembra il più riflessivo dei due quello da cui ci si deve
guardare, la mente contorta e pericolosa, capace di trascinarti in imprese senza
ritorno.
Questo capita a un uomo che ha avuto la
sfortuna di incontrarli. O forse sono stati loro ad avere la sfortuna di
incontrare lui.
Anni dopo nessuno in paese è all’oscuro di quello
che successe, ma preferisce che non si indaghi troppo su quegli eventi lontani. Tocca a una ragazza
dal passato misterioso, Sandra, riportare in qualche modo la vicenda a galla. Le
sue domande hanno davvero solo finalità statistiche per uno studio o nascondono
ragioni balistiche?
Il terzo attore in scena è il parroco del
paese dal forte senso apostolico ma la cui vocazione a volte vacilla. Egli
ospita la ragazza nella canonica e da subito questa convivenza scioglie le
malelingue che producono terreno buono in cui coltivare i pettegolezzi.
Ma il vero protagonista del romanzo sembra
essere questa piccola comunità, la popolazione di Mallepasses, che sembra
nascondere segreti sconcertanti e non amare i curiosi. Il Rosso, il Biondo,
Sandra e lo stesso parroco sono forestieri la cui condotta viene percepita come
ostile e nei loro confronti essa medita l’isolamento o soluzioni ancora più drastiche e definitive.
Autore di Acque
rosse è Giampaolo Castellano, scrittore cinquantenne di Castellamonte ma
residente a Caselle, la cui l’ambientazione montana è il filo conduttore della
sua opera. Ricordiamo, sempre per la Biblioteca degli Scrittori Piemontesi, il
primo libro, Il passo del lupo, un
romanzo di formazione, crescita e riscatto che ha come protagonista una guida
alpina.
Gianpaolo Castellano presenterà Acque Rosse alla Biblioteca Delussu lunedì 21 marzo alle ore 20.45. Le letture tratte dal romanzo saranno a cura della Piccola Sartoria Drammatica.
Vi aspettiamo numerosi!
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